In questo post andremo ad indagare sulle cause del favismo e andremo a scoprire cosa dice la direttiva in merito all’arruolamento di fabici all’interno dell’Aeronautica Militare e, più in generale, in tutte le Forze Armate italiane.
Il binomio fabici Aeronautica è possibile? Questa è una delle tante domande che quotidianamente ci viene posta dai nostri lettori. Per soddisfare la loro curiosità e per dare informazioni utili per quanti vogliano intraprendere una carriera militare in questa Forza Armata, andiamo a capire se i fabici possono arruolarsi in Aeronautica o se chi è affetto da favismo deve abbandonare il suo sogno di vestire la divisa.
INDICE
– Cos’è il favismo
– I fabici possono arruolarsi in Aeronautica?
Cos’è il favismo? Cause ed effetti della carenza dell’enzima G6PDH
Prima di capire se i fabici possono arruolarsi in Aeronautica, ci sembra giusto, come è nostra consuetudine, spiegare brevemente cos’è il favismo e capire perché essere fabici potrebbe essere motivo di inidoneità per i concorsi militari.
Il favismo è un difetto congenito dell’enzima glucosio-6-fosfato-deidrogenasi (G6PDH), normalmente presente nei globuli rossi. La carenza di questo enzima nel corpo umano provoca un’improvvisa distruzione dei globuli rossi (emolisi) e, di conseguenza, la comparsa di anemia emolitica con ittero, processo che si verifica in forme piuttosto gravi quando il soggetto che ha carenza di questo enzima, ingerisce fave, piselli, o alcuni farmaci (ad esempio sulfamidici, salicilici, chinidina, menadione, ecc.,). Questi alimenti, così come i farmaci che abbiamo sopra elencato, agiscono da “fattori scatenanti“, ovvero inibiscono l’attività della glucosio-6-fosfato-deidrogenasi eritrocitaria, impoverendo ulteriormente i globuli rossi che sono già carenti dell’enzima.
Molti ci chiedono: Come si diventa fabici?. Fabici si nasce o si diventa? Ebbene, il difetto congenito dell’enzima glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, ovvero la carenza dell’enzima G6PDH, si trasmette ereditariamente con il cromosoma X del sesso: i maschi ne sono colpiti in forma più grave rispetto alle femmine, che sono portatrici sane del gene anomalo e che si ammalano di forme più lievi. Vogliamo però rassicurarvi: questo tipo di patologia consente, a chi ne è colpito, una vita perfettamente normale e non comporta in genere alcun disturbo, purché il soggetto colpito non ingerisca gli alimenti e i farmaci sopra elencati, che possono provocare una crisi emolitica acuta. Per questo motivo è necessario che ogni individuo (sia chi vuole arruolarsi in Aeronautica, ma anche chi non è interessato ad una carriera in divisa), faccia un esame per verificare se è affetto o meno da questa patologia. È indispensabile, infatti, che la condizione di carenza sia nota per prevenire qualunque rischio possibile.
I fabici possono arruolarsi in Aeronautica?
Dopo questa breve panoramica in cui abbiamo spiegato cos’è il favismo e quali sono i possibili problemi che questo difetto congenito comporta, vediamo di capire se i fabici possono arruolarsi in Aeronautica.
Secondo un decreto entrato in vigore il 1 Agosto 2010, “la carenza accertata, parziale o totale, dell’enzima G6PDH (glucosio-6-fosfatodeidrogenasi) non può essere motivo di esclusione ai fini dell’arruolamento nelle Forze armate e nelle Forze di Polizia“. Questo vuol dire che i fabici possono arruolarsi in Aeronautica, così come in tutte le altre Forze Armate e Forze di Polizia. Un tempo però, le cose erano ben diverse. Infatti, fino a quando non è stato emanato questo decreto, parliamo del 2010, i fabici erano esclusi dalla carriera militare. Chi aveva il favismo, infatti, non poteva arruolarsi in Aeronautica e in nessun’altra Forza Armata. Questa decisione lasciava in panchina un numero piuttosto alto di giovani desiderosi di arruolarsi che si vedevano sbarrare la porta verso un futuro in divisa proprio a causa della carenza dell’enzima G6PDH. Per porre rimedio, il 1 Agosto 2010 è stato emanato il decreto ultimo che, chiarendo ogni possibile dubbio, ha dato il via libera all’arruolamento dei fabici che, da quell’istante in poi, hanno potuto partecipare ai concorsi pubblici con la certezza di essere equiparati, dal punto di vista fisico, agli altri candidati. La legge ha stabilito in via ufficiale quello che già si sapeva, e cioè che la carenza accertata, parziale o totale, dell’enzima G6PDH (glucosio 6 fosfato deidrogenasi) non costituisce una patologia invalidante e pertanto non può essere motivo di esclusione.
C’è però da precisare una cosa. Quanto detto sopra non sempre è valido. Durante gli accertamenti sanitari, prova che tutti i candidati devono affrontare in ogni Concorso di Selezione per entrare nell’Aeronautica, questi vengono sottoposti all’esame per l’accertamento della carenza dell’enzima G6PDH. Ai concorrenti con attività G6PDH minore del 30% se maschi e minore del 70% se femmine, in assenza di emolisi, viene attribuito un coefficiente AV-EI 2, ai restanti concorrenti, il coefficiente 3-4. I candidati a cui è stato attribuito il primo coefficiente risultano idonei al servizio militare incondizionato, mentre i secondi risultano idonei all’arruolamento ma condizionati dal non poter essere impiegati in missioni all’estero in zone malariche, poiché non possono assumere i vaccini e/o gli eventuali farmaci per curare un ipotetico contagio. Per questo motivo i fabici risultano inidonei, ad esempio, alla carriera come pilota. I fabici, infatti, che partecipano al Concorso per diventare Pilota d’Aeronatica vengono scartati perché ritenuti inidonei a causa dell’enzima G6PDH. Naturalmente, come abbiamo detto sopra e come riportato in ogni bando, la carenza totale o parziale di questo enzima non è causa di inidoneità all’arruolamento. Per questo motivo i candidati non vengono esclusi dal concorso: risultano inidonei per la specialità Pilota ma idonei al concorso quindi possono continuare l’iter concorsuale per gli altri ruoli da loro scelti.
Detto questo, ogni caso comunque è diverso dall’altro e il giudizio finale spetta sempre e comunque alla commissione.
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